HP: Ciao ciao LeftHand, benvenuto StoreVirtual

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Avviso: sono stato invitato a partecipare all’evento HP Discover a Francoforte da HP stessa, che ha provveduto a pagare le mie spese di trasferta e di alloggio. Tuttavia, non ho con HP nessun obbligo di scrivere alcun articolo, e nessuno degli articoli di questo blog viene preventivamente approvato da nessun produttore.
 

Settimana scorsa, la divisione Storage di HP ha sicuramente fatto la parte del leone all’evento annuale HP Discover. Praticamente tutta la linea di prodotti, se si esclude la piccola P2000, è stata rinnovata. Se i nuovi modelli 3Par sono stati l’annuncio di maggior portata, e i nuovi sistemi StoreAll hanno destato curiosità, ci sono state parecchie novità anche per quanto riguarda i miei amati LeftHand.

Non lo nascondo, è una tecnologia che apprezzo da sempre: la loro scalabilità lineare, la ridondanza intrinseca del network raid, unite a una estrema facilità di gestione nonchè la disponibilità fin dall’inizio di tutte le funzioni, senza dover comprare licenze extra, me li ha sempre fatti apprezzare.

Se precedentemente, i modelli disponibili però iniziavano ad essere un pò datati, HP ha ora presentato una gamma completamente rinnovata di prodotti, che oltretutto vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti.

 

I nuovi LeftHand, pardon StoreVirtual

La prima novità, in realtà anticipata da qualche tempo, è innanzitutto il cambio di nome: LeftHand sparisce per fare il posto a StoreVirtual (Store-qualcosa è il nuovo sistema di nomenclatura degli storage HP). Il termine Virtual quindi pare essere l’elemento centrale di questa linea di prodotti, e sebbene vi siano numerosi nuovi modelli hardware, anche la versione virtualizzata VSA ha ricevuto interessanti aggiornamenti.

Il termine Leftand tuttavia non è scomparso completamente: il sistema operativo che prima si chiamava San IQ è diventato ora LeftHand OS, di cui la prima versione è la nuova 10.0 (l’ultima versione San IQ è stata 9.5).

 

I nuovi modelli hardware

HP ha introdotto 5 nuovi modeli StoreVirtual di tipo hardware. Tutti questi modelli sono basati sulla nuova architettura server Generation 8, portando una prima evidente novità: tutti i sistemi adesso hanno una dimensione verticale di solo 1U, mentre i modelli precedenti erano 2U. Per ambienti molto densi, o per utenti in colocation, una riduzione del 50% dell’occupazione fisica è un notevole miglioramento.
Ovviamente l’uso di server Gen8 come base realizzativa ha portato altri benefici: CPU più potenti, RAM più veloce, controller più efficienti.

Il sottosistema dischi è interessante e merita di essere approfondito. Il controller innanzitutto: è adesso utilizzato il nuovo P420i, che prevede 2 Gb di cache interna. Spariscono i modelli con dischi da 3.5″, sostituiti da modelli da 2.5″. Non sono inoltre presenti dischi da 15.000 giri, ma solo da 10.000. HP sostiene che la maggior densità di dati presente nei modelli 2.5″ e il nuovo controller compensino le prestazioni, ottimizzando al tempo stesso costi e consumi.
Non sono previsti ad oggi futuri modelli SSD basati sulla nuova piattaforma. Per chi avesse necessità di tali supporti, può utilizzare il modello 4900, oppure installare la versione virtuale VSA su server dotati di dischi SSD.

I modelli in dettaglio sono i seguenti:

ModelCodeDrivesCapacityHost Interfaces
4130 600GB SAS StorageB7E16A4 * 600 GB 6G 10K SFF Dual-port SAS2.4TB Starting
76.8TB Maximum
4 * 1 GbE iSCSI Ports
4330 1TB MDL SAS StorageB7E19A8 * 1 TB 6G 10K SFF Dual-port MDL SAS8TB Starting
256TB Maximum
4 * 1 GbE iSCSI Ports
Optional upgrade to 2 * 10GbE iSCSI
4330 450GB SAS StorageB7E17A8 * 450 GB 6G 10K SFF Dual-port SAS3.6TB Starting
115.2TB Maximum
4 * 1 GbE iSCSI Ports
Optional upgrade to 2 * 10GbE iSCSI
4330 900GB SAS StorageB7E18A8 * 900 GB 6G 10K SFF Dual-port SAS7.2TB Starting
230.4TB Maximum
4 * 1 GbE iSCSI Ports
Optional upgrade to 2 * 10GbE iSCSI
4330 FC 900GB SAS StorageB7E20A8 * 900 GB 6G 10K SFF Dual-port SAS7.2TB Starting
230.4TB Maximum
4 * 1 GbE iSCSI Ports
2 * 10 GbE iSCSI Ports
2 * 8 Gb Fibre Channel Ports

 

Connettività

Vi è lato frontend una novità assoluta: per la prima volta uno storage LeftHand non è più esclusivamente basato su iSCSI, ma permette anche connettività di tipo FC. Questa introduzione è commercialmente molto interessante per quegli ambienti dove la fibra è un requisito e quindi uno storage solamente iSCSI non poteva essere adottato. Oltretutto, il modello FC prevede come dotazione di bordo già le connessioni iSCSI sia a 1 Gbit che soprattutto a 10 Gbit.

E’ bene chiarire subito questo aspetto: la connettività FC è disponibile unicamente sul FrontEnd. Il BackEnd continua a essere gestito dall’interconnessione via iSCSI tra i vari nodi di un cluster dove vengono effettuate sia le repliche, che le attività di gestione. L’introduzione di 4 connessioni Gbit invece delle 2 precedenti è data appunto dalla maggiore banda richiesta per gestire le nuove prestazioni e conseguentemente le maggiori esigenze per la replica tra i nodi. Questo nuovo design permette configurazioni particolari e non possibili precedentemente, ottimamente riassunte dai tecnici HP durante il nostro incontro in questo disegno:

  • Non tutti i server StoreVirtual necessitano di connettività FC. E’ sufficiente avere due sistemi FC all’interno dell’intero cluster (per ovvi motivi di ridondanza) per poter pubblicare LUN via FC, anche se poi come sempre queste LUN sono replicate e distribuite su tutti i nodi del cluster stesso (colore rosso nello schema). Questo permette di aggiungere due sistemi 4330FC a un cluster esistente ad esempio per renderlo compatibile con FC. Oppure pensare di usare questi modelli per fare transizioni da FC usata su storage precedenti verso l’iSCSI nativo di StoreVirtual
  • In passato uno dei lamenti degli utenti LeftHand era la necessità di doversi connettere alla rete iSCSI per gestire i vari sistemi. Le due sole connessioni di rete infatti dovevano essere mantenute nello stesso segmento di rete per garantire la ridondanza di ogni nodo. Ora, avendo a disposizione 4 connessioni, è possibile dedicarne 1 a puro management, utilizzando anche un indirizzamento IP completamente differente dalla rete iSCSI (colore azzurro nello schema). Quindi, possiamo in qualche modo dire che adesso StoreVirtual possiede una management console dedicata.
VSA
Anche la Virtual Storage Appliance è stata rinnovata.
Anch’essa dotata di LeftHand OS 10.0, può utilizzare adesso 2 vCPU, arrivare fino a 3 Gb di ram e gestire datastore fino a 10 Tb. La doppia CPU in particolare permette di gestire un maggiore carico di lavoro, e questo upgrade si è reso necessario per poter utilizzare server dotati di dischi SSD ad alte prestazioni. HP inoltre ha già annunciato che il limite di 10 Tb è destinato a crescere ulteriormente, anche se guardando alla tabella precedente, già oggi la VSA è il modello StoreVirtual in grado di gestire il maggior spazio disco per singolo nodo.
 
 
LeftHand OS e CMC
Oltre il cambio di nome di cui detto prima, il software ha ricevuto diversi aggiornamenti. Fatte salve tutte le funzioni da sempre disponibili sui sistemi LeftHand e presenti anche nell’ultima versione 10.0, vi sono comunque alcune novità interessanti:
  • Remote Copy: la parte di codice relativa a questa funzione è stata decisamente migliorata, e HP parla di riduzioni di tempo anche di 3 volte nelle attività di copia.
  • Integrazione con Active Directory: è adesso possibile autenticare gli utenti utilizzando singoli utenti o gruppi di Active Directory. I ruoli possibili sono sempre Administrators o Read-Only, ma i tecnici HP mi hanno confermato che stanno lavorando a un sistema più granulare di permessi.
  • Download selettivo: questo è un piccolo ma gradito miglioramento. Chi di voi ha già usato LeftHand, sa che il set di aggiornamenti iniziali si aggirava sui 7-8 Gb, e costringeva a lunghe attese prima di poter effettuare i primi aggiornamenti di un sistema. Adesso è possibile attivare questa funzione per fare in modo che la CMC scarichi unicamente i componenti effettivamente utilizzati (ad esempio se non si usano i guest integration tools).
  • Active Tasks Box: è un piccolo riquadro sulla destra dove vengono mostrati tutti i task in corso, soprattutto quelli in background che prima non erano visibili. Questo risulta molto comodo ad esempio per controllare che le snapshots schedulate siano effettivamente in esecuzione, senza dover andare nelle sezioni specifiche o dover controllare i log
  • Gestione FC: è l’unica vera novità visibile nell’interfaccia grafica, resasi necessaria ovviamente per poter gestire la parte FC introdotta col modello 4330FC.

Conclusioni
Gli aggiornamenti apportati alla linea LeftHand / StoreVirtual sono significativi. Alcuni inattesi come la connettività FC, altri segno di una costante evoluzione.
Mi auguro che in un futuro StoreVirtual tenga fede al suo nome e diventi una soluzione storage unicamente software: il sistema base è il medesimo per tutti i modelli, e sebbene nessuno in HP confermerà mai quanto sto per dire, sono da tempo convinto che la VSA mangia mercato ai modelli hardware e per questo venga limitata da HP. Il fatto che anche a questo HP Discover si sia ribadito durante i keynote che HP è un produttore principalmente di hardware non fa che confermare questa mia teoria: con la VSA, un cliente paga ad HP la licenza ma può puoi decidere di utilizzare server di altre marche.