Uno degli argomenti dibattuti da sempre riguardo un sistema Vmware Infrastructure è il posizionamento del Virtual Center. C’è chi ritiene che per evitare che un collasso di VI3 Virtual Center (o vCenter come è chiamato adesso) debba risiedere su un server fisico esterno all’infrastruttura, salvo poi doverlo rendere ad alta disponibilità con strumenti complessi come Microsoft Cluster.
Sempre più spesso però si trovano installazioni (e articoli su internet che confortano questa tesi) in cui vCenter viene tranquillamente installato su una VM, sfruttando per la sua ridondanza i servizi normalmente previsti da VI3 (HA, clustering, vMotion). Dato infatti che quasi sicuramente un vCenter esiste con lo scopo di gestire un sistema dotato di licenze VI Enterprise, non dovremo aggiungere ulteriori licenze allo scopo, anzi risparmieremo quanto meno le due licenze Windows Server Enterprise necessarie alla realizzazione del cluster, sostituendole con una semplice licenza standard. Senza contare la difficoltà di configurazione e gestione di un cluster microsoft rispetto a un server standard…
Ci sono solo alcuni caveat da rispettare, che riporto qua di seguito (recuperati da vari articoli in rete):
– disabilitare DRS sulla VM che ospita vCenter
– ricordarsi su quale host state eseguendo vCenter prima di metterlo offline o altro….
– impostare le shares su “high”, e se è il caso impostare anche delle reservations nelle risorse
– ricordarsi di impostare l’auto-statup della virtual machine
– garantire l’avvio automatico e nell’ordine corretto dei servizi di cui vCenter ha bisogno (Active Directory, DNS, SQL)
– assegnare alla VM almeno 2GB di memoria