L’Europa è paragonabile, per superficie e popolazione, agli Stati Uniti D’America, specie da quando è in qualche modo unificata sotto il cappello della Comunità Europea. “In qualche modo”, perchè nonostante gli sforzi decennali alla fine in comune abbiamo onestamente solo la moneta, l’Euro. E nemmeno in tutte le nazioni…
La disastrosa situazione europea delle telecomunicazioni
Per chi come me viaggia spesso in altre nazioni europee, le assurde tariffe di roaming imposte dalle società di telecomunicazione sono uno dei segni maggiori di questa frammentazione che ancora abbiamo. Esistono pochissimi operatori trans-nazionali che permettono connessioni voce e dati alle stesse tariffe nei vari stati che coprono, e alla meglio sono presenti in due-tre nazioni. Per il resto, è una vera è propria giungla di tariffe, clausole scritte in corpo 2, opzioni che cambiano dal giorno alla notte, piani tariffari che bisogna attivare quasi singolarmente per ogni nazione estera che si vuole visitare.
La Commissione Europea, e in particolare il Commissario per “Information Society and Media” Viviane Reding, hanno sempre cercato negli anni di regolamentare queste sproporzioni tramite successive attività legislative. Prima con i limiti sui costi degli SMS, poi con alcune imposizioni sui costi delle connessioni dati all’estero. Uno sforzo notevole, nulla da dire, ma ancora oggi chi si reca all’estero e deve rimanere connesso a internet, rischia di trovarsi bollette a 4 cifre al suo ritorno, o essere obbligato a procurarsi delle SIM del Paese che sta visitando, e senza un telefono dual SIM questo comporta ovviamente dei problemi.
La lezione di T-Mobile
Lo scorso agosto mi sono recato a San Francisco per il VMworld. Nelle mie trasferte oltreoceano non ho mai attivato il data roaming, ben conscio dei rischi per il mio portafoglio, e mi sono sempre affidato alle connessioni wi-fi dei luoghi in cui mi recavo. Questa volta invece ho deciso di procurarmi una SIM ricaricabile di T-Mobile.
Fin da subito l’esperienza è stata ottima: mi è stata chiesta unicamente carta di credito e passaporto, una firma da immettere su un tablet, nessuna scartoffia, e dopo 15 minuti ero uscito dal negozio con il mio numero di telefono americano e 500 Gb di traffico da consumare in 3 mesi, al prezzo di 50 USD. Dopo i tre mesi di non utilizzo si può tranquillamente buttare la SIM e comprarne una nuova alla visita successiva, oppure ricaricarla direttamente dal loro sito web e mantenerla attiva.
Già allora l’esperienza, paragonata a un qualsiasi operatore italiano (ma sentendo in giro gli altri europei non sono molto differenti), mi era parsa ottima, ma pochi giorni fa T-Mobile mi ha stupito ancora di più.
T-Mobile ha annunciato una modifica al loro piano tariffario Simple Choice, e quando ho letto di cosa si trattava sono balzato dalla sedia. In breve, come si può leggere dal loro sito web:
“That’s right. Unlimited data coverage in over 100 countries will be included in our Simple Choice Plan at no extra charge. Even better, texting is free and calls are only 20 cents a minute.”
Si, avete capito bene. I clienti T-Mobile non avranno più costi di roaming per utilizzare le connessioni dati all’estero, ma pagheranno lo stesso costo che pagano in patria. Inoltre, anche gli SMS saranno gratuiti anche all’estero. Incredibile vero?
T-Mobile, con una “semplice” mossa, ha dimostrato come non servano decine di leggi per limitare l’avidità delle Telco europee, che i costi di transito dei dati tra due operatori di diverse nazioni sono solo una scusa per lucrare, e come sia possibile già con le regolamentazioni attuali offrire un servizio di data roaming veramente mondiale. Un servizio veramente “al servizio” dei clienti, abituati sempre più a viaggare e restare connessi a internet.
La prossima volta che parlate col vostro operatore felefonico, chiedetegli come mai T-Mobile è in grado di offrire questo servizio e loro no.
Per conto mio, sto quasi pensando di comprarmi un abbonamento Simple Choice la prossima volta che mi recherò in USA, e di usarlo poi in giro per l’Europa. So che è assurdo, ma costa meno di qualsiasi offerta europea nonostante provenga da un operatore americano…