Ciao a tutti,
nelle scorse settimane ho dovuto/potuto fare svariati test su alcune piattaforme di cloud computing per un progetto di telelavoro che sto sviluppando. Avendo alcune specifiche ben precise, ho approfittato dell’occasione per farmi un giro sulle varie piattaforme esistenti.
Il sistema che stiamo realizzando deve essere basato su macchine windows, 2003 o 2008, ed essere utilizzato da clienti italiani e svizzeri. Queste due semplici caratteristiche ci hanno però permesso di vagliare molti fornitori, e giungere a conclusioni inaspettate.
Non me ne voglia il caro Simone Brunozzi di Amazon, EC2 è una piattaforma per certi versi impareggiabile, tanto che tutti i concorrenti in cui mi sono imbattuto hanno immancabilmente una paginetta “Fornitore X vs. EC2”, a riprova che per tutti il metro di paragone con cui scontrarsi è questo. Però le istanze EC2 basate su windows, specie se col servizio di autenticazione necessario a mettere in piedi un dominio active directory, sono troppo onerose; questo principalmente a causa della mancanza delle reserved images. Usare un sistema windows su EC2 vuol dire semplicemente accendere una istanza e lasciarla tale 24/7. Un conto velocissimo fa vedere come l’istanza più piccola costi in ogni caso in Europa 2200 dollari circa all’anno. Se la potenza non basta, aggiungere un nodo o passare a una versione più potente vuol dire in ogni caso incrementare i costi di 2000 dollari a volta.
Altri concorrenti simili come GoGrid e simili sono stati scartati per lo stesso motivo, oltre a due elementi fondamentali. Il primo è l’esistenza di una farm in Europa: avevamo fatto prove con un provider classico VMWare, Genesis Hosting, e sono stati veramente efficientissimi nel test. Abitassimo negli Stati Uniti ve li consiglieremmo ad occhi chiusi: il loro modello di erogazione delle virtual machines si basa sui resource pool invece che sulle singole VM, in questo modo è possibile acquistare una determinata potenza di calcolo e poterla poi ripartire sui vari server. Il tutto gestito tramite una vlan riservata per ricreare una rete privata, e una VM a due schede su cui installare PFSense o un altro firewall open source. Ci piaceva infatti l’idea di non dover dipendere dai servizi di firewall offerti dalle varie cloud, e al tempo stesso non avere le macchine direttamente su internet, come avviene ad esempio con altri venditori vmware…
Dicevo, tutto bellissimo fino a quando non abbiamo realizzato i test col telelavoro. Usiamo felicemente da anni 2X, un prodotto alternativo a citrix ma dallo stesso principio. Purtroppo l’esperienza utente risultava carente, c’era sempre un lag nell’arrivo delle schermate e una sensazione di scattosità. Un semplice test con ping e traceroute ha evidenziato l’ovvio: 140 ms medi di round-trip, e 30 hop tra noi e loro. Troppi.
Ero però rimasto contento dell’estrema configurabilità del sistema e dalle vlan programmabili, quindi ho fatto delle ricerche in tal senso, ma in Europa. Dopo quasi un giorno speso su google, ho trovato la mia soluzione: Elastic Hosts.
Senza voler fare il loro commerciale, la loro piattaforma offre tutto quello che ci serve, vlan, ip pubblici, e due cose assolutamente utili per il nostro progetto: le singole VM sono riconfigurabili al mhz di cpu, al mb di ram e al singolo gb di disco, semplicemente con uno spegni/riaccendi. Unito al modello di pagamento “pay-as-you-go”, consente di potenziare il sistema solo quando necessario (ovvero, quando un cliente chiede più potenza e quindi la paga…).
Sfruttando un altro plus dato da un account trial di 5 giorni, ho messo in piedi velocemente una demo del sistema 2X, e le prestazioni sono notevoli; i ping inoltre sono di circa 35 ms verso l’Italia, a fronte di 10 hop solamente. Incuriosito dall’accesso VNC al bios, mi sono documentato un pò sull’infrastruttura sottostante. A differenza di moltissime piattaforme concorrenti, che usano vmware (poche) e xen (molte), qua si utilizza Qemu. Ho chiaccherato un pò con un amico sistemista linux, e pare che il prodotto sia ottimo, tanto che nelle ultime versioni è stato integrato direttamente nel kernel. Sia quel che sia, la piattaforma è ottima, e i prezzi bassi.
Nota finale: sono li unici finora tra quelli che ho visto che garantiscono un uptime del 100%, e per oni ora eventualmente persa ne vengono stornate 100.