Mi è capitato recentemente di accogliere in datacenter un nuovo cliente, che aveva migrato i suoi server da un’infrastruttura Hyper-V locale verso la nostra piattaforma VMware vCloud. I loro tecnici avevano portato le loro VM già convertite in formato VMware, e abbiamo quindi provveduto al loro caricamente nei nostri cluster vSphere 5.
Purtroppo, le VM derivate da Hyper-V possiedono un disco virtuale, per lo meno quello di boot, con connessione IDE invece del classico SCSI. Questo elemento comporta prestazioni ridotte e altri problemi, come ad esempio l’impossibilità di poter utilizzare la modalità HotAdd durante i backup con Veeam o l’impossibilità di estendere le dimensioni del disco.
Un altro motivo per ritrovarsi con un disco IDE potrebbe essere una conversione da un server fisico che presentava appunto un disco con questa tipologia. In entrambi i casi, è consigliabile convertire il disco IDE in disco SCSI; vediamo come.
Innanzitutto, FATE UN BACKUP della VM prima di procedere con qualsiasi operazione!
Secondo, seguendo l’articolo 1016192 della KB VMware, spegnete per prima cosa la VM.
Tramite shell o ssh, andate nella directory del datastore che contiene la VM stessa, ed editate con VI il file puntatore .vmdk dell’hard disk.
Cercate la riga:
ddb.adapterType = “ide”
e cambiatela in:
ddb.adapterType = “lsilogic” (oppure un altro modello, ad esempio buslogic, in base al sistema operativo ospitato)
Entrando nei settings della VM, rimuovete l’hard disk facendo ATTENZIONE a selezionare “remove from virtual machine” e NON “remove from virtual machine and delete files from disk”
Procedete poi ad aggiungere un nuovo hard disk alla stessa VM, scegliendo “Use an existing virtual disk” e selezionando l’hard disk di cui abbiamo modificato le proprietà precedentemente. Lo SCSI ID deve essere SCSI 0:0
Verificate infine che il cd-rom IDE sia su un canale master (0:0 oppure 1:0), potrebbe essere infatti su un canale slave, e il bus IDE non consente di avere una periferica slave senza un master (che potrebbe essere il disco che avete convertito a SCSI).
Il server può ora essere avviato, ed avrà il disco connesso al controller SCSI. Su un sistema operativo Windows, vi verrà richiesto un ulteriore riavvio per registrare le modifiche hardware del disco stesso.