Ho recentemente ultimato l’installazione e configurazione di questo prodotto, in sostituzione di una Buffalo Terastation.
Ve lo dico subito, senza arrivare a fine articolo: è un prodotto ottimo! Se volete anche sapere perchè, continuate a leggere.
Leggendo su vari forum e sulla community di vmware, avevo letto commenti incoraggianti di questo prodotto. Inoltre le specifiche dichiarate mi avevano ulteriormente convinto. Visto che il suo prezzo in svizzera al cambio era di 1200 euro (senza hard disk) mi sono deciso a comprarlo per un mio cliente.
Prima avvertenza: in Italia mi dico ci voglia meno, io in Ticino ho atteso 40 giorni per averlo. Probabilmente la distribuzione in Italia è migliore e più capillare. Tenetene conto se doveste farlo arrivare in fretta.
Arrivato l’imballo, ho potuto subito apprezzare il livello di protezione garantito dal packaging:
Come potete vedere, il frontale è molto scarso, si vedono giusto gli 8 slot per hard disk e sulla destra ci sono i led di stato.
Un accenno ai dischi: una delle comodità di questo sistema è quello di poter scegliere da soli che dischi montare. A differenza di storage concorrenti (e a volte anche più cari…) possiamo scegliere il taglio e il modello, e costruirci il nostro storage ad hoc. Nel mio caso, per motivi di budget ho preso 4 Western Digital RE3 da 1 Tb, con l’intento di costruire un raid 10 da 2 tb finali.
Passiamo al montaggio. Le staffe a dire il vero sono veramente scomode, bisogna possedere i dati quadrati di fissaggio in armadio e la lunghezza delle staffe va modificata svitando e riavvitando 4 viti. Sarebbe stato molto meglio avere una staffa “moderna”, di quelle stendibili e autobloccanti nei fori del rack.
Montato lo storage in posizione, ho esaminato le connessioni disponibili, che potete vedere qui:
Abbiamo, da sinistra:
– connessione di rete per la console di gestione, utilissima in quanto separata dalle connessioni iscsi
– connessione console seriale
– due porte usb per un minimo di espandibilità
– le 4 porte iscsi da 1 gb
Sulla destra, non visibile in foto, c’è anche una porta SAS per connettere un enclosure VessJBOD in cascata e espandere ulteriormente lo storage.
Dicevamo dei dischi: per montarli vengono date in dotazioni le classiche viti da pc, e ho provveduto quindi a installare i 4 dischi WD negli slot vuoti:
Installati i dischi (lo storage prevede oltretutto rimozioni a caldo) ho connesso la porta di gestione alla rete e avviato il sistema.
Anche se non è indicato nel manuale (che vorrebbe farvi usare a tutti i costi la scomodissima console, oltretutto al giorno d’oggi chi ha ancora una porta seriale sul notebook????), l’interfaccia web risponde per default su 192.168.0.1
Ho potuto quindi provvedere a configurare la rete di gestione e creare un’unica lun da 2 Tb.
Senza dovervi fare la lista delle funzioni possedute, ecco cosa ho apprezzato maggiormente:
– lun numbering: possiamo assegnare a ogni lun creata un ID arbitrario. Questo permette di far coesistere vessraid con storage più scarsi (sì, sto sempre parlando della terastation…) che numerano sempre le lun con ID 0
– lun masking: fatto in modo perfetto, per ogni lun creata possiamo dichiarare quali ip sorgente hanno diritto ad accedervi
– ridimensionamento a caldo delle lun
Bene! Il resto del lavoro ovviamente è stato connettere i cav iscsi e configurarl nella vlan corretta con link aggregation, e montare la lun in una macchina esxi. La lun formattata è diventata da 1,82 tb, e siccome dovrà ospitare dei server corpulenti ho utilizzato un cluster size da 2 Mb.
Passiamo alle prestazioni: mi spiace non aver potuto effettuare un test perfetto con una sola VM presente, dato che eravamo un pò di corsa per passare le VM dalla terastation. I dati che vedrete sono stati realizzati con 10 VM accese contemporaneamente.
La VM da cui ho fatto i test era un Windows 2003 server 32bit, Hardware v4, 1 vcpu, 2 gb ram, Disco thick da 10 Gb non formattato e connesso al sistema. Utilizzando IOMeter ho effettuato i seguenti test, tutto con 5 minuti di esecuzione:
IOPS | MBs | Avg IO resp (ms) | Max IO resp (ms) | % CPU | |
| 179,09 | 1,40 | 5,58 | 1309,44 | 1,59 |
| 844,21 | 52,76 | 1,18 | 118,52 | 4,43 |
| 717,93 | 44,87 | 1,39 | 76,63 | 3,61 |
| 302,11 | 75,53 | 3,30 | 417,14 | 4,98 |
| 287,08 | 71,77 | 3,48 | 76,39 | 5,80 |
Il primo test è sicuramente il più pesante, piccoli cluster, 50% di accessi random e un mix perfetto di read e write. E’ un caso limite, ma utile per verificare lo stress massimo a cui possiamo arrivare.
Gli altri valori sono molto interessanti, specie per quanto riguarda i tempi di I/O e i MBs. Diciamo che avere 50Mbs su un sistema iscsi SATA e 10 VM già funzionanti (tra cui un exchange e un sql, quindi abbastanza esigenti in termini di prestazioni) non è niente male.
Che dire: un prodotto ottimo!
Molto interessante questo storage, anche i valori di Iometer mi sembrano ottimi, tenendo conto del costo dell’apparato….
Ormai la tecnologia ISCSI sta cannabilizzando sia il NAS, verso il basso, che FC, sul medio alto (vedi gli storage Equallogic, soprattutto con schede 10 GbE).
Un’altra considerazione: alcuni progetti (Ganeti, per esempio), hanno intrapreso la strada della replica dello storage locale tra host (DRBD) per garantire l’alta disponibilità. Secondo me, con il costo dello storage ISCI così abbordabile e lo stack ISCSI di Linux e VMware così performante e affidabile, la soluzione DRBD mi pare perdente. IMHO, ovviamente.
Sinceramente iscsi mi sta sempre più sorprendendo, e ho iniziato a proporlo anche per strutture dove solitamente avrei messo FC, specie se i budget permettono di andare a 10 GbE (occhio però che in questi casi le differenze di budget con FC tra schede ethernet e switch 10 GbE si assottigliano).
Per l’alta disponibilità, molti storage anche iscsi permettono di creare RAID tra diverse LUN o tramite il multipathing. Se invece si possono sopportare downtime di un qualche periodo, è molto semplice con due storage iscsi replicare le VM da una all’ltra, anche semplicemente con script come ghettovcb che snapshottano la VM e spostano il flat disk.
Ci sono poi sistemi più evoluti come PlateSpin, che sto iniziando a studiarmi proprio per soluzioni DR.
Se hai bisogno di info su Platespin chiedi pure, l’ho usato molto intensivamente per progetti anche molto importanti (tipo P2P di 60 server da Roma a Parigi, per intendersi). E’ anche un modo per ricompensarti per tutte le info che posti sul tuo blog.
Angelo
costo finale della soluzione (san + dischi) ?
Ai costi cui l’ho trovato io 1600 franchi svizzeri per lo storage (circa 1200 euro) e 120 euro per ogni hard disk.
Luca, dal sito della Promise non si riesce a capire: ma che processore monta?
Rispetto ad altri prodotti circa della stessa fascia il prezzo è decisamente basso. Quasi TROPPO basso. O c’è qualche cosa che mi sfugge?
Complimenti innanzi tutto per sito.
Nelle soluzioni iSCSI fino ad ora installate ho sempre messo SAN Fujitsu Eternus DX80, ottimo prodotto e ottime prestazioni, pero’ con il prezzo siamo quasi al doppio di questo Promise, secondo la tua esperienza potrebbe essere un valida alternativa ?
@flaz: sinceramente non lo so, quello che ho potuto notare è che le prestazioni sono notevoli in qualsiasi utilizzo, anche durante i backup intensivi di 3 macchine contemporaneamente e quindi col sottosistema raid che girava a mille, il sistema rispondeva ancora benissimo. Merito dei dischi ma anche del controller.
@Francesco: non conoscevo il sistema Fujitsu, mi sono letto un pò le specifiche del sistema e soprattutto ho cercato nei forum vmware qualche opinione, senza trovare granchè. Direi che sicuramente il fujitsu ha 4 volte la ram (512mb contro 2gb) e questo potrebbe influenzare le prestazioni dato che garantisce più caching. Di contro il promise offre nativamente funzioni come LUN snapshot che vedo sul fujitsu vanno comprate a parte. Non saprei dire non avendo mai provato il fujitsu, “a pelle” risparmierei molti soldi andando su Promise.
Per tutti: tenete in considerazione solo una cosa: promise è meno presente in Italia rispetto ad altri produttori, questo potrebbe voler dire una minor velocità nel reperimento di parti di ricambio o richieste di assistenza. E’ anche vero che coi soldi di una SAN “normale” si possono comprare due VessRAID e usare la replica Box-to-Box (cosa che spero di poter fare prima o poi 🙂
Ordinato un promise 1820i arrivato in 7gg … lo metto in funzione con 6HD da 1TB WD, la scheda di managment non funziona, link DOWN !!! che caxxx di sfiga !!! hai per caso qualche caso analogo ? ho gia’ aperto il ticket in promise.com. Con la seriali tutto ok.
saluti e complimenti per il sito.
Ciao Francesco,
cavoli che sf…!
No, sinceramente ne ho installati 5 finora e mai un singolo problema. Facci sapere poi come e in quanto tempo si risolve la cosa, sarebbe molto interessante sapere anche i tempi di risposta del supporto.
veramente che sfiga !!!! ho aperto il ticket stamattina verso 12.00 … vediamo che mi dicono .. speriamo non sia buttare !!! ahahhahahha 🙂
dopo circa 24 ore dall’apertura del ticket mi hanno scritto dicendo di inviare tutti i log .. ho sollecitato dicendo che la cosa è urgente .. vediamo se sono reattivi …
saluti.
ba’ come supporto non mi sembra un granche’!! sto’ dicendo che sullo switch il LED non si accende .. e vedi questi che rispondono:
This says that your management ethernet address is http://192.168.0.1 and this is our default; it is however a common default address shared by many other switches and network accessories. There may be a conflict. You can change it with this command (please use your own network addresses where appropriate):
net -a mod -t mgmt -p 1 -s “primaryip=192.168.1.10, gateway=192.168.1.1”
Dopo un lungo colloquio via CRM, nella quale ho fatto capire che il problema sta’ a Layer 1 non a layer 3 come diceva il tipo del supporto … taaaakkk mi arriva un bel RMA!! mi mandano il nuovo controller … speriamo che siano veloci.
certo che la sfiga mi ha colpito in pieno !!! 😉
Eh, rileggendo i commenti, quello del 29 Giugno direi che è alquanto profetico:
“promise è meno presente in Italia rispetto ad altri produttori, questo potrebbe voler dire una minor velocità nel reperimento di parti di ricambio o richieste di assistenza”
Azz che gufata che ti ho tirato :-)))
azzz me sa’ che è colpa tua !!! ahaauuhahuhauhauhuha
speriamo che questi scenziati di Promise mi autorizzano la sostituzione ancipata .. tanto il controller mi devono mandare tutto qua … ti aggiorno su come finirà la telenovela. 😉
saluti.
fine della telenovela .. SI SPERA !!! 😉
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PROMISE:
Dear Francesco,
Thank you for your RMA request!
Yes, for this product we provide Advanced Replacement.
Your RMA Number = xxxxxxxx
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Ciao,
sai se c’è qualcuno che rivende in Italia i Promise?
Vorrei provarne uno per capire se può essere adatto per un sistema Oracle RAC entry level… a livello di assistenza hardware c’è una qualche forma di supporto in Italia?
Grazie mille e complimentoni per il sito… sto trovando diverse informazioni utili su VMWare (e mi sono già iscritto allo user group ;))
Luigi
Ci sono i miei amici di runstore.it che lo rivendono per certo:-)
Scrivigli chiedendo di Luca Roman, e dicendo che vi mando io dal blog (Luca, poi dovremo parlare delle commissioni, quanti te ne ho fatti già vendere col mio blog? :-))
Ottima cosa l’iscrizione al VMUG, leggi la news di poco fa per il prossimo appuntamento.